La Bibbia

Ebrei 3

Ebrei

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Capitolo 4

1


 

  Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso.  

 

 

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2


 

  Poiché anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella: purtroppo però ad essi la parola udita non giovò in nulla, non essendo rimasti uniti nella fede a quelli che avevano ascoltato.  

 

 

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3


 

  Infatti noi che abbiamo creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo ciò che egli ha detto: Non entreranno nel mio riposo!  

 

 

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4


 

  Si dice infatti in qualche luogo a proposito del settimo giorno: E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le opere sue.  

 

 

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5


 

  E ancora in questo passo: Non entreranno nel mio riposo!  

 

 

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6


 

  Poiché dunque risulta che alcuni debbono ancora entrare in quel riposo e quelli che per primi ricevettero la buona novella non entrarono a causa della loro disobbedienza,  

 

 

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7


 

  egli fissa di nuovo un giorno, oggi, dicendo in Davide dopo tanto tempo: non indurite i vostri cuori!  

 

 

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8


 

  Se Giosuè infatti li avesse introdotti in quel riposo, Dio non avrebbe parlato, in seguito, di un altro giorno.  

 

 

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9


 

  E' dunque riservato ancora un riposo sabbatico per il popolo di Dio.  

 

 

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10


 

  Chi è entrato infatti nel suo riposo, riposa anch'egli dalle sue opere, come Dio dalle proprie.  

 

 

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11


 

  Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza.  

 

 

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12


 

  Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.  

 

 

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13


 

  Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto.  

 

 

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14


 

  Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede.  

 

 

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15


 

  Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato.  

 

 

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16


 

  Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno.  

 

 

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Ebrei 5

 

 

 

 

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