La Bibbia

Ester 8

Ester

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Capitolo 9

1


 

  Il decimosecondo mese, cioč il mese di Adār, il tredici del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché i Giudei ebbero in mano i loro nemici.  

 

 

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2


 

  I Giudei si radunarono nelle loro cittā, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno potč resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli.  

 

 

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3


 

  Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi.  

 

 

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4


 

  Perché Mardocheo era grande nella reggia e per tutte le province si diffondeva la fama di quest'uomo; Mardocheo cresceva sempre in potere.  

 

 

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5


 

  I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero.  

 

 

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6


 

  Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini  

 

 

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7


 

  e misero a morte Parsandāta, Dalfōn, Aspāta,  

 

 

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8


 

  Porāta, Adaliā, Aridāta,  

 

 

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9


 

  Parmāsta, Arisāi, Aridāi e Vaizāta,  

 

 

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10


 

  i dieci figli di Amān figlio di Hammedāta, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio.  

 

 

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11


 

  Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re.  

 

 

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12


 

  Il re disse alla regina Ester: ĢNella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Amān; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora che chiedi di pių? Ti sarā dato. Che altro desideri? Sarā fatto!ģ.  

 

 

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13


 

  Allora Ester disse: ĢSe cosė piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; siano impiccati al palo i dieci figli di Amānģ.  

 

 

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14


 

  Il re ordinō che cosė fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa. I dieci figli di Amān furono appesi al palo.  

 

 

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15


 

  I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adār e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio.  

 

 

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16


 

  Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio.  

 

 

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17


 

  Questo avvenne il tredici del mese di Adār; il quattordici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.  

 

 

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18


 

  Ma i Giudei che erano a Susa si radunarono il tredici e il quattordici di quel mese; il quindici si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia.  

 

 

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19


 

  Perciō i Giudei della campagna, che abitano in cittā non circondate da mura, fanno del quattordici del mese di Adār un giorno di gioia, di banchetto e di festa, nel quale si mandano regali gli uni gli altri. festivitā il quindici di Adār, mandando regali ai vicini.  

 

 

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20


 

  Mardocheo scrisse questi avvenimenti e mandō lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani,  

 

 

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21


 

  per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adār,  

 

 

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22


 

  perché giorni nei quali i Giudei ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri.  

 

 

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23


 

  I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano gia cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto.  

 

 

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24


 

  Amān infatti, il figlio di Hammedāta l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il pur, cioč la sorte, per confonderli e farli perire;  

 

 

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25


 

  ma quando Ester si fu presentata al re, questi ordinō con documenti scritti che la scellerata trama di Amān contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero impiccati al palo.  

 

 

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26


 

  Perciō quei giorni furono chiamati Purim dalla parola pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a quanto avevano visto a questo proposito ed era loro avvenuto,  

 

 

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27


 

  i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata.  

 

 

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28


 

  Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni cittā; questi giorni di Purim non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrā mai cancellarsi fra i loro discendenti.  

 

 

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29


 

  La regina Ester figlia di Abicāil e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autoritā per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai Purim.  

 

 

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30


 

  Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di saluto e di fedeltā,  

 

 

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31


 

  per stabilire questi giorni di Purim nelle loro date precise, come li avevano ordinati il giudeo Mardocheo e la regina Ester e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e della loro invocazione.  

 

 

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32


 

  Un ordine di Ester stabilė le circostanze di questi Purim e fu scritto in un libro.  

 

 

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Ester 10

 

 

 

 

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