La Bibbia

Samuele 1 14

Samuele 1

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Capitolo 15

1


 

  Samuele disse a Saul: «Il Signore ha inviato me per consacrarti re sopra Israele suo popolo. Ora ascolta la voce del Signore.  

 

 

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2


 

  Così dice il Signore degli eserciti: Ho considerato ciò che ha fatto Amalek a Israele, ciò che gli ha fatto per via, quando usciva dall'Egitto.  

 

 

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3


 

  Và dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini».  

 

 

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4


 

  Saul convocò il popolo e passò in rassegna le truppe in Telaìm: erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda.  

 

 

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5


 

  Saul venne alla città di Amalek e tese un'imboscata nella valle.  

 

 

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6


 

  Disse inoltre Saul ai Keniti: «Andate via, ritiratevi dagli Amaleciti prima che vi travolga insieme con loro, poiché avete usato benevolenza con tutti gli Israeliti, quando uscivano dall'Egitto». I Keniti si ritirarono da Amalek.  

 

 

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7


 

  Saul colpì Amalek da Avila procedendo verso Sur, che è di fronte all'Egitto.  

 

 

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8


 

  Egli prese vivo Agag, re di Amalek, e passò a fil di spada tutto il popolo.  

 

 

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9


 

  Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio del bestiame minuto e grosso, gli animali grassi e gli agnelli, cioè tutto il meglio, e non vollero sterminarli; invece votarono allo sterminio tutto il bestiame scadente e patito.  

 

 

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10


 

  Allora fu rivolta a Samuele questa parola del Signore:  

 

 

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11


 

  «Mi pento di aver costituito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha messo in pratica la mia parola». Samuele rimase turbato e alzò grida al Signore tutta la notte.  

 

 

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12


 

  Al mattino presto Samuele si alzò per andare incontro a Saul, ma fu annunziato a Samuele: «Saul è andato a Carmel, ed ecco si è fatto costruire un trofeo, poi è tornato passando altrove ed è sceso a Gàlgala».  

 

 

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13


 

  Samuele raggiunse Saul e Saul gli disse: «Benedetto tu davanti al Signore; ho eseguito gli ordini del Signore».  

 

 

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14


 

  Rispose Samuele: «Ma che è questo belar di pecore, che mi giunge all'orecchio, e questi muggiti d'armento che odo?».  

 

 

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15


 

  Disse Saul: «Li hanno condotti qui dagli Amaleciti, come il meglio del bestiame grosso e minuto, che il popolo ha risparmiato per sacrificarli al Signore, tuo Dio. Il resto l'abbiamo votato allo sterminio».  

 

 

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16


 

  Rispose Samuele a Saul: «Basta! Lascia che ti annunzi ciò che il Signore mi ha rivelato questa notte». E Saul gli disse: «Parla!».  

 

 

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17


 

  Samuele cominciò: «Non sei tu capo delle tribù d'Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi? Non ti ha forse il Signore consacrato re d'Israele?  

 

 

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18


 

  Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: Và, vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti.  

 

 

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19


 

  Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?».  

 

 

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20


 

  Saul insistè con Samuele: «Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag re di Amalek e ho sterminato gli Amaleciti.  

 

 

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21


 

  Il popolo poi ha preso dal bottino pecore e armenti, primizie di ciò che è votato allo sterminio per sacrificare al Signore tuo Dio in Gàlgala».  

 

 

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22


 

  Samuele esclamò: sacrifici come obbedire alla voce del Signore? Ecco, obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è più del grasso degli arieti.  

 

 

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23


 

  Poiché peccato di divinazione è la ribellione, e iniquità e terafim l'insubordinazione. Perché hai rigettato la parola del Signore, Egli ti ha rigettato come re».  

 

 

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24


 

  Saul disse allora a Samuele: «Ho peccato per avere trasgredito il comando del Signore e i tuoi ordini, mentre ho temuto il popolo e ho ascoltato la sua voce.  

 

 

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25


 

  Ma ora, perdona il mio peccato e ritorna con me, perché mi prostri al Signore».  

 

 

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26


 

  Ma Samuele rispose a Saul: «Non posso ritornare con te, perché tu stesso hai rigettato la parola del Signore e il Signore ti ha rigettato perché tu non sia più re sopra Israele».  

 

 

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27


 

  Samuele si voltò per andarsene ma Saul gli afferrò un lembo del mantello, che si strappò.  

 

 

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28


 

  Samuele gli disse: «Il Signore ha strappato da te il regno d'Israele e l'ha dato ad un altro migliore di te.  

 

 

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29


 

  D'altra parte la Gloria di Israele non mentisce né può ricredersi, perché Egli non è uomo per ricredersi».  

 

 

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30


 

  Saul disse: «Ho peccato sì, ma onorami davanti agli anziani del mio popolo e davanti a Israele; ritorna con me perché mi prostri al Signore tuo Dio».  

 

 

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31


 

  Samuele ritornò con Saul e questi si prostrò al Signore.  

 

 

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32


 

  Poi Samuele disse: «Conducetemi Agag, re di Amalek». Agag avanzò verso di lui tutto tremante, dicendo:  

 

 

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33


 

  Samuele l'apostrofò: così sarà privata di figli tra le donne tua madre». Poi Samuele trafisse Agag davanti al Signore in Gàlgala.  

 

 

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34


 

  Samuele andò quindi a Rama e Saul salì a casa sua a Gàbaa di Saul.  

 

 

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35


 

  Né Samuele tornò a rivedere Saul fino al giorno della sua morte, ma Samuele piangeva per Saul, perché il Signore si era pentito di aver fatto regnare Saul su Israele.  

 

 

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Samuele 1 16

 

 

 

 

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