La Bibbia

Giovanni 5

Giovanni

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Capitolo 6

1


 

  Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,  

 

 

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2


 

  e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi.  

 

 

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3


 

  Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.  

 

 

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  Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.  

 

 

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5


 

  Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».  

 

 

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  Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare.  

 

 

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  Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».  

 

 

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  Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:  

 

 

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  «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».  

 

 

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  Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.  

 

 

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  Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.  

 

 

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  E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».  

 

 

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  Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.  

 

 

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  Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».  

 

 

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  Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.  

 

 

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  Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare  

 

 

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  e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro.  

 

 

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  Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.  

 

 

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  Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura.  

 

 

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  Ma egli disse loro: «Sono io, non temete».  

 

 

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  Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.  

 

 

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22


 

  Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.  

 

 

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23


 

  Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.  

 

 

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24


 

  Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.  

 

 

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  Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».  

 

 

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  Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.  

 

 

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27


 

  Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».  

 

 

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  Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».  

 

 

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29


 

  Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».  

 

 

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30


 

  Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi?  

 

 

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31


 

  I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo».  

 

 

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32


 

  Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero;  

 

 

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  il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».  

 

 

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34


 

  Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».  

 

 

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35


 

  Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.  

 

 

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36


 

  Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete.  

 

 

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37


 

  Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò,  

 

 

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38


 

  perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.  

 

 

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39


 

  E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.  

 

 

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40


 

  Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».  

 

 

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41


 

  Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».  

 

 

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42


 

  E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».  

 

 

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43


 

  Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi.  

 

 

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44


 

  Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.  

 

 

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45


 

  Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.  

 

 

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46


 

  Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.  

 

 

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47


 

  In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.  

 

 

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48


 

  Io sono il pane della vita.  

 

 

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49


 

  I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti;  

 

 

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50


 

  questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.  

 

 

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51


 

  Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».  

 

 

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52


 

  Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».  

 

 

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53


 

  Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.  

 

 

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54


 

  Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.  

 

 

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55


 

  Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.  

 

 

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56


 

  Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.  

 

 

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57


 

  Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.  

 

 

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58


 

  Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».  

 

 

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59


 

  Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.  

 

 

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60


 

  Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».  

 

 

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61


 

  Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?  

 

 

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62


 

  E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?  

 

 

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63


 

  E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.  

 

 

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64


 

  Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.  

 

 

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65


 

  E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».  

 

 

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66


 

  Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.  

 

 

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67


 

  Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?».  

 

 

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68


 

  Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna;  

 

 

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69


 

  noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».  

 

 

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70


 

  Rispose Gesù: «Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici.  

 

 

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Giovanni 7

 

 

 

 

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